I laboratori di fotografia, diretti da Davide Baldrati in collaborazione con Giorgio Zattini. vogliono mettere al centro i giovani, le loro energie e passioni.
Ci interroghiamo quotidianamente sul significato dell’insegnamento e dell’educazione attraverso l’esperienza diretta e attraverso la testimonianza di valori. Per questo realizziamo laboratori che favoriscano lo sviluppo di competenze e di interessi di ciascun partecipante attraverso il “fare”, dando la possibilità anche ai più fragili di realizzare percorsi di riuscita personale che ne favoriscano l’integrazione.
Un laboratorio di fotografia di 5 giorni full immersion con 12 ragazzi della Val di Fassa nel quale abbiamo ripercorso i sentieri e i luoghi dove lo storico fotografo dell’Ottocento ha fotografato, usando le sue immagini come guida e come esempio. Abbiamo fatto un’indagine visiva sul cambiamento del territorio, sulla sua trasformazione sia da un punto di vista paesaggistico che sociale.
Dantone non ha fotografato solo paesaggi e montagne, ma si è cimentato anche nel ritratto nel suo studio di Gries e in esterna, cosa che abbiamo riprodotto anche noi, coinvolgendo le persone locali per sperimentare anche questa forma di linguaggio. Nei 5 giorni abbiamo camminato, fotografato, trascorso una notte in rifugio e il quinto giorno abbiamo allestito una mostra finale aperta al pubblico.
Con lo stesso gruppo di ragazzi, siamo stati in Emilia-Romagna per trascorrere un week end dedicato alla fotografia. Abbiamo dormito a Campotto nel parco naturale del Delta del Po dove abbiamo fotografato e incontrato un fotografo naturalista.
Durante il giorno ci spostavamo nella città di Bologna nella quale abbiamo svolto due attività: una di stampa analogica in bianco e nero in un laboratorio professionale dedicato proprio alla pellicola in camera oscura; la visita di Foto industria, prima biennale al mondo di fotografia dell’industria e del lavoro che prevedeva 11 mostre in 11 sedi differenti della città;
Da questo laboratorio è stato realizzato un libro fotografico con le stampe di ciascun partecipante al corso.
Con un gruppo di 16 ragazzi della Val di Fassa abbiamo realizzato un laboratorio fotografico sulla Tempesta Vaia del 2018.
Oltre a realizzare alcuni incontri preparatori abbiamo fatto alcune uscite fotografiche in Val San Nicolò. Il focus era quello di documentare la situazione dei boschi a un anno e mezzo di distanza dalla tempesta che ha devastato migliaia di metri cubi di boschi.
Tra i ragazzi c’è chi ha fatto un lavoro di paragone con foto ormai storiche che aveva scattato il giorno dopo l’evento e chi invece ha fatto un lavoro di lettura dello stato attuale: i tronchi a terra e l’intervento dell’uomo per sistemare la situazione.
20 ragazzi per 20 polaroid
Vista l’impossibilità di svolgere i normali laboratori fotografici in presenza abbiamo pensato a una forma di laboratorio differente per far sentire la nostra vicinanza anche in un momento dove non ci è consentito trovarci e stare insieme.
Abbiamo portato una macchina fotografica istantanea (Polaroid) a casa di ogni partecipante al corso; insieme alla macchina fotografica abbiamo portato un libro differente per ogni ragazzo realizzato da un grande fotografo che ha lavorato utilizzando le polaroid come ad esempio Andy Warhol, Walker Evans, Wim Wenders e molti altri. Abbiamo chiesto ai ragazzi di fare un lavoro fotografico prendendo spunto dai libri di questi autori e di riconsegnare il tutto nel giro di 3 giorni.
Ogni ragazzo ha prodotto una serie di 20 fotografie istantanee e noi costruiremo un percorso visivo con le opere dei ragazzi che si concretizzerà in una mostra online che sarà visibile per la comunità e non appena sarà possibile anche in presenza.
Abbiamo pensato di chiamare questo laboratorio “Venti Venti” per segnare un anno molto particolare che ricorderemo sicuramente per i sacrifici e le sofferenze di molti ed è fondamentale pensare anche alla documentazione di questo periodo storico con lo sguardo dei ragazzi.
